Educazione stradale classi terze.
Si è svolta lunedì 11 febbraio ad Asso, nell’ambito della settimana laboratoriale, la lezione-conferenza sul tema della sicurezza stradale tenuta dal prof. Rinaldo Batelli per le classi terze della scuola secondaria.
EDUCAZIONE STRADALE: UN PERCORSO EDUCATIVO COMPLETO
La carta europea della sicurezza stradale individua la “responsabilità condivisa” come miglior mezzo per assicurare l’incolumità dei propri cittadini sulle nostre strade.
L’invito della Commissione europea si rivolge a Istituzioni, Autorità, Scuole, Enti e Associazioni sia pubbliche che private per conseguire l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali sul territorio europeo.
La richiesta europea è stata recepita dalla Scuola Secondaria “G. Segantini” di Asso che propone ai propri alunni un percorso di educazione stradale prevedendo una serie di iniziative ad integrazione della tradizionale procedura per il conseguimento del “patentino”.
L’intenzione è quella di contribuire attivamente ad aumentare nei ragazzi il senso di responsabilità siano essi pedoni, ciclisti o quando si mettono alla guida di un motoveicolo.
L’Istituto Comprensivo di Asso ha ritenuto necessario integrare il percorso educativo avvalendosi dell’intervento del Moto Club Asso attivo da anni nel campo della sicurezza stradale, settore coordinato dal Socio Rinaldo Batelli, docente e Formatore di Educazione stradale della Federazione motociclistica italiana, coadiuvato dal Vicepresidente del Motoclub Asso Enrico Corti.
Tutti gli alunni delle classi terze hanno partecipato all’incontro tenuto dal Prof. Batelli, autore del blog “sicuroinsella”, Consigli pratici di guida sicura su due ruote che ha superato quasi 30.000 visitatori (motociclisti principianti, giovani centauri spesso adolescenti e genitori) e recentemente è approdato anche su Facebook.
“Negli incontri – dice Batelli – mi rivolgo ai ragazzi con linguaggio positivo e propositivo senza tuttavia negare la tragica realtà. Il mio intento è quello riflettere con gli alunni per innalzare il livello di prudenza sia alla guida di un motoveicolo sia di una bicicletta e accompagnarli in un percorso che permetta loro di prendere coscienza dei propri limiti e dei limiti del mezzo meccanico. L’obiettivo finale è quello di diffondere la cultura della sicurezza e contribuire al rispetto delle regole di convivenza civile e di rispetto della vita propria e altrui”.
Con l’ausilio di presentazioni multimediali, immagini, video e la prova di materiali motociclistici il Prof. Batelli, nelle sue lezioni propone situazioni problematiche a cui gli adolescenti devono dare risposta individuando le soluzioni.
Come alla guida del proprio scooter, i giovani motociclisti sono chiamati a compiere delle scelte consapevoli all’insegna della propria e altrui incolumità.
“Insisto molto su alcuni argomenti che ritengo fondamentali -dice il professore – il rispetto del Codice della strada, l’uso corretto del casco, investire sicurezza piuttosto che in accessori, la scelta dell’abbigliamento e delle protezioni passive, la manutenzione dello scooter, omologazione e manomissione, percezione/sottovalutazione/accettazione/ricerca del rischio e le principali nozioni di tecnica motociclistica applicata alle più comuni situazioni che si possono incontrare su strada”.
Sono molte le iniziative di educazione stradale messe in campo dall’Istituto Comprensivo di Asso in collaborazione con le agenzie educative del territorio.
Nelle scuole primarie e secondarie vengono svolti momenti formativi specifici, con l’intervento della Polizia Municipale.
Aumentano ogni anno gli alunni della scuola primaria di Canzo che usufruiscono del Progetto PIEDIBUS grazie al quale imparano le principali regole stradali e raggiungono la sede scolastica accompagnati dai volontari coordinati dall’Amministrazione Comunale.
“Ritengo sia importante sostenere fin dai primi anni di scolarizzazione percorsi educativi mirati per i futuri utenti della strada, dichiara il Dirigente Scolastico dell’I.C. di Asso Maria Serratore, affinché i nostri ragazzi siano più consapevoli dei rischi e maturino un atteggiamento responsabile che consenta loro di vivere l’ambiente strada rispettando le norme che ne regolano l’utilizzo”.