(A.C./A.P.) Seminario “Valutazione e Autovalutazione”

Gennaio 7, 2011 by
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Il tema su cui ha ruotato l’intero seminario è considerato da sempre estremamente complesso e rappresenta per gli insegnanti di ogni ordine e grado un aspetto ostico dell’attività educativa. Questo perché la riflessione sulla valutazione porta ognuno di noi a mettere in discussione il proprio modo di considerare la professione insegnante: siamo disposti ad abbandonare un mezzo di giudizio arbitrario, per trasformare tutta la nostra azione educativa nell’ottica di una valutazione dell’operato dei bambini e di noi stessi in prospettiva di una crescita autentica?  Difficile abbandonare la pratica tradizionale e rassicurante per incamminarsi lungo nuovi percorsi non sempre garanti di risultati immediati…

Ecco allora alcune riflessioni nate dal dibattito di ricercatori, pedagogisti e insegnanti che in un team di ricerca-azione hanno perseguito l’obiettivo di individuare degli orientamenti di lettura in questo coacervo di riflessioni epistemologiche.

  1. Quando valutiamo cosa valutiamo? Di solito consideriamo solo l’adeguatezza del nostro o dell’altrui operato e raramente la persona nella sua complessità e nella complessità delle sue esperienze. Proprio perché la complessità è importante, in ambito scolastico può essere utile esplicitare come docente i propri dubbi, le proprie credenze e propri vissuti di valutazione, discutendone anche con gli alunni che, a loro volta, sono portatori e protagonisti di questo concetto.

• cos’è il voto?
• chi può dare i voti?
• a cosa serve il voto?

A questo proposito tra le esperienze raccontate al seminario è stato molto interessate il video riguardante la messa in scena di situazioni valutative da parte di alcuni gruppi di bambini della scuola primaria. Dai video sono emersi quattro modelli di valutazione:
• riferimento solo al numero di errori
• valutazione fatta solo dall’insegnante
• valutazione condivisa insegnante/alunno
• l’insegnante da’ delle indicazioni per migliorare

  1. Cos’è l’autovalutazione? A cosa serve?  Anche in questo caso attraverso la presentazione di percorsi volti a favorire negli alunni l’autonomia di valutazione, in modo particolare riguardo agli aspetti del comportamento, si è cercato di ragionare sull’importanza educativa di questo aspetto fondamentale della valutazione.
  2. Da ultimo è stato affrontato il discorso “scheda di valutazione”, con la proposta di renderla meno standardizzata e, quindi, leggibili dai bambini:
    • come è andato quest’anno?
    • in che cosa pensi di fare ancora fatica?
    • in che cosa sei forte?
    • in che cosa pensi di dover ancora migliorare?
    Tutto ciò attraverso un percorso di consapevolezza valutativa da parte di insegnanti, genitori e alunni.

A noi ora le riflessioni sul nostro pensare e agire la valutazione e l’autovalutazione.

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