Valutazione Scuola dell’Infanzia
Valutazione alunni disabili
“Per gli alunni diversamente abili la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale e non fa riferimento a standard né quantitativi, né qualitativi, inoltre deve essere finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell’alunno. Tenuto conto che non è possibile definire un’unica modalità di valutazione degli apprendimenti che possa valere come criterio generale adattabile a tutte le situazioni di handicap, essa potrà essere in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati o differenziati[1]”.
Scuola dell’Infanzia
Nello stabilire possibili criteri di valutazione, emerge subito la differenza di valore della valutazione nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria. La valutazione alla scuola dell’infanzia, infatti, non è così formalizzata come nella scuola primaria, poiché non dà adito a un documento formale di valutazione. Anche in questo ordine di scuola, però, la valutazione ha un ruolo importante, poiché nasce dall’osservazione del bambino secondo diversi indicatori, che fanno riferimento ai seguenti campi di esperienza:
- ¶ Il sé e l’altro
- ¶ Corpo, movimento e salute
- ¶ Linguaggi, creatività ed espressione
- ¶ Discorsi e parole
- ¶ La conoscenza del mondo
Queste osservazioni, inoltre, permettono di stilare un profilo del bambino, una fotografia che è contemporaneamente punto d’arrivo di alcune attività e punto di partenza per quelle successive. La presenza di tale giudizio, inoltre, è fondamentale nel passaggio di ordine di scuola, poiché permette la conoscenza iniziale del bambino diversamente abile.
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE IN USCITA (5 ANNI) PERSONALIZZATA
– ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI –
SCUOLA DELL’INFANZIA
FREQUENZA SCOLASTICA
a) Frequenta con regolarità
b) Frequenta in modo saltuario
c) Si assenta (a volte/con frequenza) per visite specialistiche e/o per trattamenti riabilitativi
SOCIALIZZAZIONE
Relazione con gli adulti di riferimento
a) Stabilisce relazioni positive con l’adulto di riferimento (accetta la guida, collabora, esegue richieste)
b) Ricerca l’attenzione dell’adulto in modo appropriato o inappropriato
c) Ricerca (a volte/spesso/sempre) l’incoraggiamento o l’approvazione dell’adulto
d) Mostra un’eccessiva dipendenza dall’adulto
Relazione con i coetanei
a) Cerca di stabilire relazioni positive con i coetanei
b) Fatica ad accettare la presenza dei coetanei, prediligendo il piccolo gruppo
PARTECIPAZIONE
a) Si sforza di partecipare alle attività della sezione, ma predilige le situazioni di piccolo gruppo o il lavoro individualizzato
b) Partecipa spontaneamente alle attività della sezione
c) Partecipa solo se sollecitato e se le domande-stimolo
d) Non partecipa alle attività della classe anche se sollecitato
ORGANIZZAZIONE
Autonomia personale
a) Ha il controllo sfinterico
b) Sa vestirsi e svestirsi (in autonomia/con aiuto)
c) Necessita delle continue indicazioni/sollecitazioni dell’adulto per indirizzare i comportamenti in modo funzionale
d) Possiede una buona autonomia personale
Autonomia nel lavoro
a) Esegue le attività proposte secondo le indicazioni e in autonomia
b) Esegue le attività solo se guidato
c) Si rifiuta di eseguire le attività
ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA
a) Mostra disponibilità ad apprendere
b) Mostra apertura e curiosità nei confronti delle proposte
c) Teme l’insuccesso manifestando ansia, frustrazione
d) Rispetta il suo materiale e i materiali messi a disposizione
COMPRENSIONE
a) Ascolta/comprende i messaggi proposti dall’insegnante mediati e/o semplificati da linguaggi diversi
b) Fatica a comprendere i messaggi dell’insegnante, cogliendone solo elementi isolati
ESPRESSIONE
a) Sa comunicare i propri bisogni con chiarezza, utilizzando il linguaggio verbale
b) Esprime i bisogni personali attraverso canali diversi dal linguaggio verbale e non verbale
c) Sa comunicare (con spontaneità/se opportunamente sollecitato) contenuti relativi ai vissuti personali
[1] Dal documento di Istituto “La valutazione”.