Ultima modifica: 12 Maggio 2017
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MyMOVIE SEGANTINI CINEMA: La casa dei ragazzi speciali di Miss Peregrine

Non sono nuovi i ragazzi della II C della scuola media di Asso all’esperienza cinematografica, ma in quest’anno scolastico abbiamo strutturato per loro, nelle materie letterarie, un vero e proprio cinemaforum che ci ha visto assistere a proiezioni indimenticabili sia in classe che al Nuovo Cinema di Como, a Camerlata, la domenica pomeriggio. Abbiamo dato a questa esperienza il nome di MyMOVIE SEGNATINI CIMEMA. I più gettonati sono stati Animali fantastici e dove trovarli di J K. Rowling e La casa dei ragazzi speciali di Miss Peregrine di Ransom Riggs anche se il vertice della popolarità e delle preferenze l’ha raggiunto La casa dei ragazzi speciali. Perchè? Per tanti motive, ma soprattutto perchè prima della visione cinematografica abbiamo letto il libro a scuola, nell’ora di narrativa.

Procediamo per ordine. Un film doveva essere per noi un’occasione per incontrare sia il mondo del cinema (per comprendere il significato di una storia o per intuire i perché di un’inquadratura) che per comprendere meglio se stessi, la propria identità e conoscere realtà culturali, storiche e sociali diverse o lontane, favorendo così la comprensione dell’altro. E così è stato. Tanto che proprio partendo dalla riflessione sui messaggi insiti in La casa dei ragazzi speciali di Miss Peregrine, abbiamo lavorato trasversalmente sui contenuti partendo dalla lettura del libro in classe, assistendo alla proiezione cinematografica del film poi, per rielaborarlo per le riprese che abbiamo fatto col regista Paolo Lipari.

Prima di tutto abbiamo iniziato a leggere il libro in classe lo scorso ottobre e a dicembre l’avevamo già finito. La storia è particolarissima, fantasy e racconto di formazione che affonda le sue radici nella Storia ( la seconda Guerra mondiale e i mostri che perseguitano il nonno ebreo del protagonista), e Riggs è stato abilissimo nell’intersecare parole e foto d’epoca. E l’effetto delle fotografie è proprio di calamitare l’occhio del lettore, ammaliandolo, suggestionandolo e inquietandolo anche un poco, per entrare meglio nella storia. Il lettore sa che sta leggendo una storia di pura invenzione, sa che è un romanzo, ma più volte durante la lettura del libro si ferma a chiedersi se un fondo di verità ci sia. Più volte il cervello porta a pensare che questo sia un libro tratto da una storai vera e vi assicuro che questo è un’emozione unica. La casa dei ragazzi speciali è angosciante e sconvolgente, a tratti, ma coinvolgente e appassionante. L’abbiamo vissuto in ogni momento e in ogni minimo millimetro di carta stampata. Uno di quei libri che salveresti fra cento libri da buttare.

A dicembre è uscito il film. L’attesa era alle stelle, anche perchè era diretto da Tim Burton. Il nome lasciava ben sperare ma inutile dire, che benchè ci sia piaciuto, gli effetti speciali prendevano il posto dell’avventura e noi eravamo ancora persi fra le pagine del libro. Libro vs film, 1 – 0. Nell’adattamento per il grande schermo, di cui Riggs si è dichiarato più volte entusiasta, sono state cambiate diverse cose. Ma abbiamo così anche compreso che due persone diverse hanno la libertà di produrre due percorsi diversi, pur ispirandosi allo stesso soggetto. È stato comunque un film gradevole e dalla visione originale, magico ma fiacco benchè ci siano delle scene cinematografiche di tutto rispetto.

Abbiamo pensato poi di digerire il tutto con il regista Paolo Lipari, nell’ambito del progetto cinematografico d’Istituto, raccontando qualcosa di noi dopo aver fatto l’esperienza della lettura e della visione cinematografica. Abbiamo così girato un cortometraggio che farà parte del film che stiamo realizzando con altre venti classi dell’Istituto Comprensivo “G. Segantini” di Asso, in provincial di Como, e che uscirà prossimamente.

Abbiamo cercato di riflettere, partendo dalla trama del libro, su cosa significa per noi essere speciali, sulla diversità, cercando di dare un volto più umano al termine ‘inclusione’ di cui oggi tanto si abusa. Abbiamo in questo modo sperimentato che ogni persona è unica e che i compagni di classe sono una risorsa.

Se volete fare il nostro stesso percorso, vi invitiamo prima a leggere il libro, per non perdere le mille sfumature di personaggi che con coraggio e determinazione prendono in mano la loro vita.

 




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